"Educarsi hacker" dossier sul numero del maggio 22 della rivista "Gli Asini"

È disponibile il numero di maggio de la rivista Gli Asini dedicato al "Educarsi Hacker".

Il numero di maggio de "Gli Asini" rivista Edizioni dell'Asino che contiene un dossier sulle tecnologie digitali, attento in particolare alla scuola e alla didattica, e a cui abbiamo contribuito in forze come C.I.R.C.E., è ora disponibile online e in cartaceo.

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Come CIRCE abbiamo contribuito con tre articoli su NFT, Metaverso e Mutuo Appoggio.

"La prima parte del dossier si occupa in particolare della scuola (e della pubblica amministrazione) ed è aperta da Ginevra Sanvitale, che ci invita a “hackerare” il dibattito su educazione e tecnologia, imparando dalle esperienze del movimento per il software libero e dando la giusta importanza alla dimensione emotiva e a quella politica del dibattito. Giacomo Tesio ci spiega quanti e quali dati di studenti italiani abbiamo regalato alle grandi corporation di Internet, in maniera colpevolmente inconsapevole, attraverso la didattica a distanza, e prefigura un futuro in cui l’educazione sarà condizionata dagli algoritmi di Google; Angelo Raffaele Meo espone le ragioni per le quali il software libero è preferibile al software proprietario, nella scuola, nell’università, nella pubblica amministrazione, dal punto di vista economico, della privacy, della sicurezza di chi partecipa agli incontri online. Ancora sulla pubblica amministrazione, Davide Lamanna affronta il tema del cloud computing, ovvero di dove e come i dati vengano archiviati e processati, ponendo il problema della sovranità digitale dello stato e della autonomia digitale delle comunità. Di dipendenza dagli schermi – la più grave epidemia dell’infanzia e dell’adolescenza contemporanee – torna a parlarci Simone Lanza, raccontando un importante incontro in Francia e invitando gli Asini a una necessaria azione collettiva su questo tema.

La seconda parte del dossier mostra come le tecnologie digitali generino distopie che hanno effetti rilevanti e spesso drammatici nel mondo offline: Nicholas Loubere e Stefan Brehm (tradotti da Velania A. Mesay) ci aiutano a capire cosa sia il credito sociale cinese e in particolare la sua applicazione nello Xinjiang, mostrandone le similitudini con l’utilizzo di tecnologie simili nei paesi occidentali, mentre Leonardo Lippolis prova a immaginare quali trasformazioni della nostra demorazia siano prefigurate dal green pass italiano. Agnese Trocchi cerca di spiegarci, attraverso un racconto, cosa siano e a cosa (non) servano le blockchain e i non-fungible tokens (Nft), mentre Jacopo Anderlini decostruisce il progetto presentato da Mark Zuckerberg per la trasformazione di Facebook in “Meta” e ci informa su social network alternativi e più utili alle interazioni “reali”.
Nell’ultima parte del dossier, approfondiamo cosa voglia dire adottare una prospettiva hacker sulle tecnologie digitali: Carlo B. Milani sostiene che gli esseri tecnici possono diventare alleati nella costruzione di relazioni mutualistiche tra gli umani, a patto di non delegarne la gestione a esperti, mentre Cristina Carnevali e Germana Fratello, incontrate da Mimmo Perrotta, discutono delle analogie tra movimento hacker e movimento per l’agricoltura contadina a partire dall’esperienza dell’associazione di contadini Campi Aperti."

Si possono leggere tutti gli articoli online qui, oppure acquistare la rivista in formato cartaceo qui.

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