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reading stuff by C.I.R.C.E. and affini

Each text has been written for a specific occasion, and for different types of audiences.

Texts are crystallisations of topics covered in lectures and further explored in experiential workshops.

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Il computer nelle arti visive e nella cultura visuale in Italia nella information age è il n.2 del volume 7 della rivista Piano B. Nel numero, a cura di Francesco Spampinato, un articolo su Rete: femminile singolare, oppure gli anni Novanta del Cyberfemminismo. La nascita, la ricezione in Italia e il percorso di Agnese Trocchi di Greta Boldorini.

I motivi per smettere di essere utenti delle piattaforme degli oligopoli USA sono vari e diversificati. Ciò non significa smettere immediatamente di utilizzare i social network e gli altri servizi delle grandi aziende tecnologiche americane.

Siamo tutte nella stessa barca e abbiamo tutte vulnerabilità che vengono sfruttate dalle megamacchine per farci passare molto tempo "attaccate" alle loro piattaforme. Si tratta di intraprendere un percorso alla scoperta degli automatismi che mettiamo in atto che ci impediscono di scegliere, inventando soluzioni che facciano tesoro delle alternative tecnologiche già esistenti.

Entriamo nel vivo e vediamo alcuni dei motivi per cui vale la pena intraprendere questo percorso.

di Maurizio "Graffio" Mazzoneschi

In questo periodo di accelerazione dell’uso del digitale generato dalla pandemia si sente molto parlare, almeno fra gli addetti ai lavori, di battaglia sul cloud, di dati come nuovo petrolio e di sovranità digitale. Molti osservatori sostengono anche che dal risultato di questa battaglia dipenderà la sopravvivenza dell’Europa come potenza economica.

app "sanitarie"

di Carlo B. Milani

Tracciare i contatti per il bene comune, ovvero qualche idea e qualche consiglio per muoversi nel mondo spettacolare delle applicazioni di ogni tipo. In particolare quelle per la lotta alla pandemia.

pubblicato in "A rivista anarchica", anno 50 n. 445, estate 2020

hacking cyborgs

di Carlo B. Milani

una versione precedente di questo articolo è stata pubblicata in UBIQUITOUS MANKIND. Processi di soggettivazione nell’era postumana a partire dal pensiero di Antonio Caronia, a cura di Amos Bianchi e Giovanni Leghissa, Mimesis, Milano, 2016, pp.109-120, con il titolo Junkie Cyborgs a nome Ippolita

Short Essay by Carlo Milani

Drawing on the work of Gilbert Simondon, this article explores
the creative, subversive potential of organized autonomous networks through an
examination of the possibilities and pitfalls of a collective, Net-based practice of writing.

KEYWORDS: Internet, organized networks, cooperation, creativity, writing, authorship, Simondon, individuation,
identity, knowledge


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