Cyber Bluff è un mini saggio che ha lo scopo di decostruire la narrazione tossica di Internet. Ginox, l’autore del libro il cui humus di provenienza è quello degli hackmeeting italiani, ha sviluppato negli anni un pensiero critico relativamente alla conformazione attuale di Internet, ai concetti che sono alla sua base, alle tendenze nonché allo sviluppo futuro che si prospetta.
Dico subito che il libro centra il suo scopo dichiarato e, con stile leggero e a volte ironico, aiuta il lettore a dotarsi degli strumenti cognitivi e tecnici per difendersi dalle trappole tese dai servizi di Internet e per sfruttarne le possibilità offerte.
Il libro si compone di due parti.
Nella prima parte del libro Ginox racconta la storia di Intenet a partire dagli anni ’60, scegliendo un episodio per ogni decade. Gli aneddoti scelti sono spesso poco conosciuti o marginali, ma sono significativi nel delineare un periodo, un sentire, una contraddizione, un conflitto.
Negli anni 60 si parla della guerra in Vietnam e dei dati raccolti sul campo ed inviati via radio a quello che oggi chiameremmo un datacenter. Negli anni 70, archiviato il fallimento della decade precedente, il progetto ARPANET mira a schedare tutti gli americani (a detta di un noto giornalista della NBC). Gli anni 80 sono gli anni dell’Home Computing, e anche se Internet non era ancora quella che conosciamo oggi, si affacciano alla scena hacker e spioni, con una sequenza di avvenimenti che hanno conclusioni a volte drammatiche. La seconda metà degli annni ’90 è il periodo in cui inizia Internet come lo conosciamo, nase il web, ma viene di nuovo a galla la natura di sistema di sorveglianza dell’infrastruttura di Internet attraverso il progetto Echelon. Dieci anni dopo il nostro autore ci racconta l’episodio nostrano legato a Telecom che coinvolge anche i servizi segreti italiani. A questo punto siamo arrivati ai giorni nostri e per mostrare il terreno ideologico nel quale prendono forme le grandi imprese commerciali tecnologiche (da Google a Facebook, passando per Amazon) Ginox ci racconta la storia familiare dei Friedman.
Nella seconda parte del libro vengono analizzate alcune macro-categorie di servizi. Per ogni macro-categoria vengono sveleti gli equivoci e le false promesse. Ogni analisi viene accompagnata con dei “consigli di senso” e dei “consigli tecnici” per potersi difendere ed usare Internet in maniera che sia più utile (e magari conviviale) agli utilizzatori che ai fornitori di servizi. Si parte con l’equivoco dell’essere sincrono dei servizi di “Instant messaging”. Poi i Malware, che sono dei programmi che hanno lo scopo di controllare coloro i cui dispositivi sono affetti. Ma a chi servono? Ci sono economie dietro la produzione? Anche in questo caso non mancano aneddoti a volte anche divertenti. Nel capitolo “l’innocente confusione tra dati e istruzioni” capiamo cosa siano gli 0-days bugs e come vengano sfruttati. Immancabile e necessaria l’analisi dei social media per svelare i vizi di fondo e il loro carattere estrattivista dei dati del comportamento degli utenti, al fine di manipolarne i comportamenti. Acuto e anche un po’ divertente il racconto relativo alla “e-mail, la matriarca“. Il capitolo relativo alla crittografia mostra in maniera semplice il sottile equilibrio tra chi vorrebbe vietarla per impedire che venga nascosto il contenuto delle comunicazioni tra persone e chi non può farne a meno per garantire la sicurezza delle transazioni economico-finanziarie. Infine “la restaurazione del cloud“. Nel capitolo Ginox ci svela i meccanismi che portano gli utenti e le imprese a preferire di perdere la propria autonomia nella gestione dei propri dati in favore del cloud.
C’è poi un extra scaricabile dal sito dell’editore. Il file fornisce riferimenti molto utili per approfondire alcuni temi trattati e alcuni aneddoti narrati nel libro (libri, siti, articoli). Inoltre vengono elencati alcuni servizi autogestiti, alternativi a quelli forniti dalle GAFAM (Google, Amazon, Facebook, Apple, Microsoft): dallo scambio file al cloud, dalla scrittura collettiva alla gestione dei progetti, dai motori di ricerca alle mail, dalle videoconferenze alle chat.
Il libro si può acquistare nelle librerie, sul sito dell’editore e, tra gli altri, su Bookdealer , il sito di e-commerce delle librerie indipendenti.
Buona lettura.
Recensione originariamente pubblicata sul blog di Graffio.
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